lunedì 13 luglio 2015

Douro e il vino di Porto


Douro è sicuramente la regione vinicola per eccellenza del Portogallo, in particolare perchè qui si produce uno dei vini fortificati più famosi al mondo, il PORTO.









Il Porto viene prodotto utilizzando fino a 15 vitigni a bacca rossa, principalmente Tinta barroca, Tinto Cao, Touriga Francesca, Touriga Nacional, Bastardo o 14 a bacca bianca, per il porto branco.

Viene arricchito introducendo il vino rosso parzialmente fermentato in tini contenenti, per un quarto, "aguardente" ovvero acquavite al 77%. Il titolo alcolometrico volumico finale del porto è di circa il 20%. Le uve vengono calpestate per lungo tempo, ritmicamente (oggi con pale meccaniche), nei Lagàr di granito. Dopo l'inverno, il Porto viene spedito a valle, nelle città di Oporto e Vila nova de Gaia, vicino al mare, e qui miscelato e invecchiato, a seconda dello stile di produzione (ruby, lbv, vintage, tawny, colheita).

Nella città di Vila Nova de Gaia le cantine si affacciano al fiume. In acqua ci sono diverse "Rabelos", barche a vela tradizionali utilizzate in passato per il trasporto del vino in botte, dai vigneti al porto, via fiume. Ora, il vino viene portato in città, in cisterne, trasportate via strada. Ovviamente non è più molto romantico e pittoresco, così queste barche piccole sono lasciate in acqua, a beneficio dei turisti.



Visita alla cantina Calem

La visita inizia al museo dove la guida illustra la regione del Douro, la produzione del vino Porto e la storia di Calem. Si passa poi nelle cantine dove si possono osservare i vini in invecchiamento al riparo dalla luce e dal calore. Oltrei ai ruby, tawny, lbv, vintage e colheita, branco, viene prodotto anche un porto rosè, da aperitivo.


La visita alla cantina si conclude con una degustazione di due vini Porto: uno bianco e uno rosso.

Lágrima Porto Cálem
Lágrima  si riferisce alle lacrime (o gocce) di alcool che scivolano dentro la coppa dopo aver bevuto il vino. Invecchiato in botti di rovere e tini in acciaio inox. Colore dorato, ha profumi di miele e frutta secca. Al palato è dolce, intenso e complesso.

Porto Calem 20 anos
E' il risultato di una miscela accurata di vini, invecchiato per 20 anni in botti di rovere. Arancio-verde, ha aromi di bosco, miele e spezie. Il palato è equilibrato e complesso, con un finale lungo e piacevole.  

Cercando un vintage....

Esco da Calem e cerco nelle vinerie che si affacciano lungo il fiume. E' praticamente impossibile trovare porto stile ruby: i portoghesi considerano come vero vino Porto il TAWNY. Pur non trovando un vintage da assaggiare, mi accontento allora di un tawny 40 anni : eccezionale!

Porto Noval 40 anos il colore rosso è ormai sparito virando ormai al bruno scuro. Lo definisicono "intemporal" e assaggiandolo si capisce il perchè : il vino ha ancora un eccezionale equilibrio e una bellissima freschezza.


domenica 5 luglio 2015

Carema un'oasi da preservare......le vigne sono una vera architettura di montagna



                           
                               Vigne a Carema (foto @luca_imagery)

L'aerale di Carema si sviluppa nella zona nord-ovest del Piemonte in una bella conca soleggiata che funge da sparti acque tra il Piemonte e la Valle d'Aosta. Nei secoli passati questa zona ha segnato il confine del territorio Italico con la Gallia prima e con il Regno di Borgogna poi. Una zona di una bellezza estrema.....arrivando da Ivrea in direzione Aosta all'altezza dell'uscita autostradale di Quincinetto, si stagliano maestose le vigne di Carema. La tradizione vitivinicola di questa conca affonda le sue origini nella storia: si trovano citazioni su questi vini in una guida enologica redatta dal bottigliere del Papa Paolo III Farnese, datata 1539, che li definiva "un'ottima e perfetta bevanda per Principi e Signori". Un'altro trattato del XVI secolo, il "De Vinis Italie", menzionava che il Carema veniva servito alla mensa dei Papi e dei duchi di Savoia e che era "vin d'arrosto" per i Reali di Francia. Il passare del tempo non ha indebolito il carattere di questo vino, che il grande Mario Soldati definì "forte e simpatico come un gusto di sole e di roccia".
Carema ogni filare porta con sè una storia antichissima, come testimoniano le complesse architetture, che sostengono il paesaggio vitato.


         


Qui centinaia di terrazzamenti secolari, definiti "tabbie", ospitano le vecchie vigne arrampicate sui pergolati di legno retti da maestosi pilastri in pietra, "i Pilun": si tratta delle "topie", riconosciute come vere e proprie opere d'arte (che Renato Ratti definì "templi bacchici"), nate con la precisa funzione di incastonare le vigne nei ripidi gradoni di roccia e sfruttare la capacità della pietra di immagazzinare il calore del sole durante il giorno per poi rilasciarlo durante la notte.


                         
                             Le Topie sostenute dai Pilun (foto @luca_imagery)

In questa unica e caratteristica zona è nata, essendo la proprietà vitivinicola molto spezzettata, la Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema, fondata nel 1960 da un gruppo di 10 agricoltori residenti in loco, si è sviluppata fino a diventare un'icona per la produzione e la vendita del vino di Carema.
Si tratta di una Cooperativa di Soci, tutti produttori part-time con superfici vitate pro-capite piccolissime e con l'età media degli stessi produttori di circa 55 anni.
Visto il territorio così impervio il lavoro degli associati è interamente manuale, compresa la manutenzione dei muretti a secco, che salvaguardano la montagna da eventuali frane o erosioni. Partita come dicevamo nel 1960 come una piccola cooperativa, oggi la Cantina dei Produttori di Carema è uno dei luoghi più autentici per la riscoperta del nebbiolo (qui chiamato Picotendro) del nord Piemonte, nella loro Riserva troviamo un vino caratterizzato da una vinificazione rispettosa delle caratteristiche più tipiche del vitigno e da un lungo affinamento in grandi botti di rovere....racchiude in sè l'essenza del territorio di Carema, capace di dar vita a vini complessi e di buona struttura, dal grande potenziale evolutivo.



       

Una zona magica!! assolutamente da preservare!!! per non perdere le antiche tradizioni i caratteristici paesaggi e di conseguenza i prodotti che da essi derivano e che da secoli si tramandano di generazione in generazione......la speranza è che oggi, in un'epoca così difficile, ci siano giovani ancora disposti a sacrificarsi vuoi per tradizione famigliare vuoi per pura passione e che possano raccogliere il testimone dei padri e dei nonni per continuare a coltivare questo lembo di terra avvolto da una centenaria tradizione.....


 

venerdì 3 luglio 2015

Nova Domus Riserva 2008 - Cantina Terlano Alto Adige - filosofia della longevità ......quando il tempo è alleato!!!!!

        
            Cantina Terlano (foto tratta da www.kellerei-terlan.com)
 

http://www.youtube.com/watch?v=wDGnezl-FHg
(Video tratto da you tube caricato da davisoPR per Cantina Terlano)

Al giorno d'oggi in un'epoca in cui tutto va fatto nel più breve tempo possibile, prendersi il tempo e dare tempo alle cose è forse il lusso più grande che possiamo immaginare. Alla Cantina Terlano questo lusso se lo concedono dando a ciascun vino il tempo di cui ha bisogno per maturare fino alla perfezione. Anche vari decenni, se necessario!!! La cantina di Terlano e' una cantina cooperativa fondata nel 1893, e' formata da 143 soci che coltivano circa 165 ettari di vigneti. I vigneti di Terlano godono di un terroir molto particolare a partire dal clima che presenta grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte così da favorire una maturazione elegante delle uve. Inoltre i terreni sono composti da rocce porfiriche rosse di origine vulcanica. La cantina di Terlano produce grandi vini a partire da quelli base fino ad arrivare alle Riserve. 

                        
                            Nova Domus Riserva 2008 (foto @luca_imagery)

Oggi vi presentiamo il Nova Domus Riserva 2008 - (60%Pinot Bianco-20%Chardonnay-10%Sauvignon) vendemmia con selezione manuale delle uve con una resa di 42hl/ha, fermentazione con temperatura controllata in botti da 30hl, malolattica svolta solo per Pinot Bianco e Chardonnay poi affinamento sui lieviti fini per 12 mesi in botti grandi per 50% e in tonneaux per i restanti 50%. Circa 3 mesi prima di imbottigliare avviene l'assemblaggio. Nova Domus e il nome del Castello che si trova sopra Terlano (vedi etichetta) e questo e' l'uvaggio storico della zona. Questo vino coniuga potenza ed eleganza allo stesso tempo, al naso esprime una grande complessità aromatica legata ai vitigni che lo compongono: note vegetali come menta e salvia, frutta matura anche esotica, ancora profumi speziati di pepe bianco inoltre cioccolato bianco e pasta di mandorle nell'evoluzione...il tutto impreziosito dalla classica e tipica nota minerale che i terreni di questa zona sanno donare. Al palato troviamo un vino potente e strutturato, ma dotato di un'incredibile freschezza, in cui le note dure come acidità e sapidità vengono equilibrate da una grande cremosita' e morbidezza e da una buona potenza alcolica. In retrolfattiva abbiamo una lunga e finissima persistenza aromatica. Grande!!!!...questo 2008 e' decisamente accattivante ed elegante sia al naso che al gusto con ritorni di mandorla ad impreziosire il sorso. Bottiglia di grande soddisfazione se bevuta ora, ma con margini di evoluzione nel tempo anche 15/20 anni e oltre.....per chi sa aspettare!!!